sabato 29 dicembre 2012

Italia: Disobbedienza civile per proteggere i nostri semi tradizionali

una notizia al giorno per ribadire che IL CIBO È PER TUTTI – se aderisci fai girare!

Con sentenza del 12 luglio scorso la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha confermato il divieto di commercializzare le sementi delle varietà tradizionali e diversificate che non sono iscritte nel catalogo ufficiale europeo.
Fin dal 1998 è infatti in vigore una direttiva della Comunità europea che riserva la commercializzazione e lo scambio di sementi alle ditte sementiere (le note multinazionali) vietandolo agli agricoltori. Ciò che i contadini hanno fatto per millenni è diventato così, di colpo, un delitto.
Con questa sentenza sono state messe fuorilegge anche le associazioni di volontari impegnati nel recupero delle varietà antiche e tradizionali - ne esistono di benemerite in Italia - che commettono appunto questo crimine: preservano e distribuiscono a chi le chiede sementi fuori del catalogo ufficiale!
È per questo che l’associazione Seed Freedom ha invitato tutti a svolgere un ruolo di primo piano nella lotta per la libertà dei semi tradizionali. Come? Non c’è che l’imbarazzo della scelta: partecipando al Movimento Globale per la Libertà dei Semi e firmando la petizione o dando inizio a una Banca dei Semi Non Brevettati e Non OMG, organizzando scambi locali di Semi Non Brevettati e Non OMG o un evento di Seed Bombing, diventando un difensore dei Semi o, infine, dichiarando la vostra casa, la vostra Associazione/Azienda, il vostro quartiere, il vostro paese, la vostra città, provincia, regione “Zona dei Semi Liberi”.
Per approfondire la causa di Seed Freedom, è scaricabile un video con sottotitoli in Italiano su Youtube. clicca qui

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