mercoledì 17 ottobre 2012

Mozambico: Le madri povere avranno figli a rischio

una notizia al giorno per ribadire che IL CIBO È PER TUTTI – se aderisci fai girare! 
  

(Martina Adami da Nampula) – In un Paese dove la povertà assoluta sfiora il 70%, dove i piatti più diffusi sono la polenta bianca e il riso, come può una madre provvedere al sostentamento del proprio figlio se lei stessa è la prima a essere sottonutrita?
“Aveva le sembianze di una bambina – è infatti l’ennesima testimonianza dell’infermiera che l’aveva accolta e che poi l’ha anche vista spegnersi – e le sue braccia non riuscivano a tenere nemmeno in grembo il suo bambino. Tanto era magra! Una mamma denutrita non potrà che partorire un bambino denutrito…”.
In Mozambico, il 43% dei bambini di età inferiore ai 5 anni ha una statura più bassa rispetto a quella della sua età. Questi vengono classificati come bambini che soffrono di sottonutrizione cronica. Mentre il 6% soffre di sottonutrizione acuta, il che significa che ha un peso troppo basso per la sua altezza.
La sottonutrizione in Mozambico ha i valori minimi nei bambini dagli 0 ai 6 mesi (27%) e cresce fino a raggiungere il picco nei piccoli tra i 24 e i 35 mesi (49%).
I bambini che vivono nelle zone  rurali sono più portati alla sottonutrizione rispetto a quelli che vivono nelle aree urbane, in una porzione rispettivamente del 35% e del 46%.
Le regioni del nord del Mozambico sono quelle che registrano il tasso più elevato di bambini considerati bassi in relazione alla loro età, e la provincia di Nampula, dove lavora ProgettoMondo Mlal, spicca con un tasso addirittura del 55%.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità con Unicef promuove da oltre 30 anni il consumo di latte materno, considerato l’elemento più completo per un bambino nei primi 2 anni di vita, e impone regole rigide per quanto riguarda la commercializzazione di latte artificiale.
Nonostante il Mozambico abbia aderito a queste iniziative, stilando un proprio Codice nazionale di Buone Pratiche sulla tutela della salute e sulla promozione dell’allattamento materno, la politica economica degli ultimi anni ha gradualmente introdotto abitudini volte a pubblicizzare e diffondere prodotti alimentari artificiali, mettendo così a rischio la salute dei bambini sotto i 5 anni. E delle loro madri.

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