una notizia al giorno per ribadire che IL CIBO È PER TUTTI – se aderisci fai girare!
(Gaia Consadori da Chimaltenango) - Secondo una recente inchiesta dell’Inter Press Service, i programmi di lotta alla povertà del governo di Otto Pèrez Molina non sono riusciti ad andare oltre la campagna propagandistica.
Tanto che, ad oggi, 1 milione di bambini guatemaltechi soffre di
malnutrizione cronica, mentre le migliaia di bambini soffrono le
conseguenza della insicurezza alimentare in attesa del Programma Fame
Zero lanciato dal nuovo governo nel febbraio nel 2012.
Secondo la
testimonianza di Jonathan Menkos, direttore dell’ Istituto
Centroamericano di Studi fiscali (Icefi), “poche sono le risorse
stanziate per la lotta alla malnutrizione, il livello di realizzazione è
basso e il coordinamento tra le diverse istituzioni e i programmi di
politica pubblica rimane gravemente carente”.
A fine settembre,
secondo lo studio dell’Icefi, era stato utilizzato solo il 55% del
budget destinato per il 2012 a programmi vincolati alla sicurezza
alimentare, mentre un secondo programma, la Ventana de los Mil Días,
ideato a sostegno delle madri in gravidanza e dei loro bambini fino al
compimento dei 2 anni, presenta solo un 36% di avanzo di spesa.
Ritardi
nell’esecuzione e poche risorse investite, dunque, rispetto ad altri
Paesi della regione come Nicaragua e Honduras che negli ultimi anni
hanno investito quasi il doppio.
E tutto ciò in un Paese che
presenta i maggiori tassi di malnutrizione cronica infantile del Centro
America e, con un 49,3% di bimbi e bimbe minori di 5 anni, addirittura
una delle maggiori al mondo. A fronte di ritardi e assenza che caratterizzano l’azione del governo, l’intervento della società civile e delle organizzazioni, che lavorano quotidianamente a livello locale, acquista ovviamente valore e importanza.
Da 2 anni il progetto Edad de Oro si è inserito proprio in questo spazio e, con l’obbiettivo di contribuire a ridurre il livello di denutrizione infantile nelle aree rurali più depresse di Chimaltenango, porta
avanti un programma di integrazione nutrizionale e di formazione
all’alimentazione con la valorizzazione dei prodotti locali e il
miglioramento delle infrastrutture scolastiche. Il tutto nelle zone rurali in collaborazione con una rete di scuole.
Il
lavoro dell’equipe di ProgettoMondo Mlal si sta dimostrando enormemente
efficace e anche fortemente educativo perché raggiunge l’obiettivo non
secondario di formare anche l’intera comunità, composta da famiglie,
alunni e professori, per affrontare il problema alimentazione nella
pratica e per sensibilizzare popolazione, autorità e organizzazioni
locali sull’importanza e la priorità che il tema nell’iniziativa
pubblica deve assumere e continuare a mantenere.
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