sabato 12 gennaio 2013

NON MANGIAMO PIU’ DA SOLI. Buoni propositi per il 2013

Con oggi si chiude la nostra campagna news “Io non mangio da solo”. L’impegno assunto con voi sostenitori, soci, simpatizzanti e nuovi lettori, lo scorso 15 settembre, era di offrirvi per 4 mesi una notizia al giorno sul diritto al cibo.
Un appuntamento diventato quotidiano che, se ad alcuni può essere parso persino eccessivo, rappresenta per noi un atto dovuto nei riguardi di chi, come voi, ci accorda la sua fiducia, accetta di fermarsi a raccogliere i nostri messaggi e, in molti casi, si rende disponibile a condividere, moltiplicare e sostenere il nostro obiettivo.
Pensare di coinvolgervi in una sfida così importante, come la lotta a denutrizione e malnutrizione per contribuire a stabilire in 7 Paesi e 10 Programmi di cooperazione allo sviluppo una sicurezza, quando non anche una “sovranità”, alimentare in comunità storicamente escluse dal benessere, senza potervi offrire contesti, motivi e dati corretti, opinioni, storie e possibilmente risultati positivi, non avrebbe dato lo stesso senso a una campagna che voleva essere innanzitutto una condivisione di riflessione e impegno civile.
Ecco perché abbiamo chiesto ai nostri cooperanti in Mozambico, Burkina, Haiti, Perù, Bolivia e Guatemala di aggiungere al proprio lavoro sul campo anche la scrittura di queste 100 news che nella loro semplicità vi facessero sentire più vicine le tante realtà in cui noi operiamo.
A 4 mesi di distanza dal suo avvio crediamo che questa campagna sia stata un’opportunità di crescita e informazione e -semmai ci fossimo riusciti- anche una modalità diretta e trasparente per chiedere la vostra partecipazione a una sfida che è comune, globale, improcrastinabile.
Sarebbe allora bello che adesso ciascuno di noi, secondo le proprie possibilità e sensibilità, raccogliesse da questa esperienza un piccolo testimone che, anche solo simbolicamente, diventasse una sorta di impegno personale da portare a termine in questo 2013.
Per dimostrarci che in fondo tutto questo lo facciamo anche un po’ per noi stessi. Per crescere “dentro” oltre che fuori, parafrasando quel che si diceva un tempo. E per convincerci che in fondo ciò a cui andiamo in conto è esattamente ciò che avremo costruito. Né più e né meno.
Accendere un sostegno a distanza di un agricoltore, uno scolaro, un bambino di strada; ma anche farsi portavoce in una scuola, una libreria, nella cerchia dei propri amici di questa iniziativa, aiutati magari dal nostro ricettario “Buono come il Pane”, da una mostra didattica, da un banchetto di solidarietà di tshirt o artigianato, sono soltanto alcune delle scelte su cui concretizzare il nostro impegno personale. Allora sì che il risultato sarà più completo, comune e soprattutto sarà NOSTRO.

contattaci per saperne di più: sostegno@mlal.org

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