martedì 8 gennaio 2013

Burkina Faso: Non è più emergenza

una notizia al giorno per ribadire che IL CIBO È PER TUTTI – se aderisci fai girare!

(Valentino Piazza, direttore ProgettoMondo Mlal) - C’è grande soddisfazione per i risultati ottenuti nella lotta alla malnutrizione infantile (in particolare nei bambini da 0 a 2 anni) nella regione di Cascades, dove lavoriamo da oltre 7 anni.
Oggi i dati del Ministero della Salute Burkinabè ci dicono che la regione non è più “zona rossa” per la malnutrizione e che, anzi, in questa regione la malnutrizione infantile può considerarsi sotto controllo. Un risultato importante al quale hanno contributo più iniziative e tanti attori. Pur tuttavia, secondo l’Unicef nostro partner in Burkina Faso, un contributo decisivo è giunto dai nostri progetti.
La chiave del nostro risultato sta sicuramente nelle due parole d’ordine che contraddistinguono la nostra azione: “epidemiologia comunitaria”, un approccio assolutamente speciale che stiamo promuovendo con passione proprio nei programmi di lotta alla malnutrizione infantile, sia attraverso il lavoro diretto della nostra equipe di medici e infermieri nei villaggi rurali più esposti a questa malattia, sia sensibilizzando e coinvolgendo in questa azione gli infermieri dei Centri di Salute e le Direzioni Distrettuali del sistema sanitario pubblico burkinabe.
L’epidemiologia comunitaria nasce da un’idea semplice: il controllo di malattie come quella della malnutrizione può essere ottenuto facendo diventare le comunità protagoniste del processo di cura. Insomma i malati, con il proprio intorno di familiari, amici e concittadini, non sono più “pazienti” passivi del sistema sanitario ma artefici della propria guarigione. E questo può avvenire quando la comunità prende coscienza di queste sue potenzialità e si organizza per poterle esprimere. Da parte nostra, sosteniamo questo processo formando i leader locali e offrendo strumenti di lavoro efficaci per una lotta alla malnutrizione a livello comunitario.
In 5 anni abbiamo attivato quasi 100 “cellule nutrizionali”, cioè, più semplicemente, 100 gruppi organizzati di donne che in altrettanti villaggi hanno imparato a monitorare il peso dei bambini, seguirne la crescita, rilevare i casi di malnutrizione “nascosta”, cioè la malnutrizione cronica, preparare pappette arricchite efficaci per il recupero dei casi di malnutrizione rilevati.
Un grazie di cuore a tutta la nostra equipe locale che lavora con immensa dedizione e anche ai nostri sostenitori che ci hanno permesso di ottenere questi importantissimi risultati.

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