mercoledì 9 gennaio 2013

Mozambico: Tutti liberi davanti alla fame

una notizia al giorno per ribadire che IL CIBO È PER TUTTI – se aderisci fai girare! 

(Francesco Margara da Nampula) - Polli, mais, manioca, ortaggi vari, una dieta variata ed equilibrata, una produzione sostenibile e il più possibile basata sull’auto-sostentamento.
Queste sono le parole d’ordine con cui ProgettoMondo Mlal lavora allo sviluppo del progetto Vita Dentro. Parole che nel momento stesso in cui le abbiamo pronunciate la prima volta, hanno cessato di essere tali per diventare azioni vere e proprie. Come la campagna “Io non mangio da solo” ha più volte messo in evidenza, il progetto Vita Dentro ha portato avanti attività volte alla riduzione della malnutrizione della popolazione carceraria di Nampula e provincia.
La produzione avicola della Sezione Femminile della Rex di Nampula ha per esempio portato alla produzione di 2.300 polli, dei quali circa 400 hanno costituito il pasto sulle tavole di 30 detenute. Una o due volte alla settimana, quindi, 10 polli fanno parte dell’alimentazione quotidiana, con risultati ottimi a livello di miglioramento della salute delle detenute. I medici, che una volta al mese vanno a visitarle, mi hanno riportato come negli ultimi 3 mesi lo stato sanitario della Rex sia decisamente migliorato.
Per quel che riguarda la produzione agricola, il miglioramento della dieta dei detenuti della Penitenciaria Industrial di Nampula è legato a un nostro investimento nella produzione locale, sostenibile e variata.
Le tre parole d’ordine del Progetto hanno cioè dato come risultato tangibile 2 pasti al giorno per circa 2.000 detenuti, alimenti diversificati in base alla stagione, e un cambiamento di punto di vista da parte delle istituzioni nei confronti della popolazione carceraria, di fatto oggi in grado di autoprodurre il proprio sostentamento.
Risultati tangibili, quindi, che ogni giorno ci portano ad apprezzamenti da più parti: l’ente finanziatore in primis, i beneficiari, i direttori delle carceri con cui lavoriamo e la gente comune che ci chiede conto di quanto stiamo facendo. E’ per questo motivo che, anche voi nostri sostenitori in questi 4 mesi di campagna, potete stare certi del nostro impegno nel continuare le nostre attività, e con la stessa voglia e la stessa attenzione di sempre.
Anzi, se possibile, sarà ancora maggiore, perchè vogliamo sempre di più da noi stessi e per i nostri beneficiari: persone in carne ed ossa, a rischio malnutrizione come migliaia di loro simili.
Con o senza “catene”, perché davanti alla fame dobbiamo essere tutti “liberi”.

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