venerdì 21 settembre 2012

Guatemala: Il nemico silenzioso

una notizia al giorno per ribadire che IL CIBO È PER TUTTI – se aderisci fai girare!

(Gaia Consadori da Chimaltenango) - La malnutrizione cronica non si vede al primo sguardo. Diversamente dalle immagini che con evidenza raccontano bambini con la pancia gonfia, i capelli radi e scoloriti che soffrono di malnutrizione acuta, il 49,3% dei minori di 5 anni che soffre di malnutrizione cronica rimane invece invisibile. Tanto che pochissimi sanno che di malnutrizione cronica soffre il 69% dei bambini indigeni e che in alcuni municipi il tasso sale all’80%.
Il bambino malnutrito cronico passa inosservato: semplicemente veste qualche taglia in meno del normale, la sua salute è più fragile e il suo sviluppo intellettuale assai ridotto.
Poco importa se tutto questo comporterà nella sua piccola vita gravi difficoltà di apprendimento, e un uso assai ridotto della capacità intellettuali e fisiche. E che rappresenta una condizione che gli peserà tutta la vita.
Tra i Paesi dell’America Latina il più colpito è il Guatemala che, per paradosso, è ricco di risorse naturali e che il mais, che adesso scarseggia, ha sempre avuto nella cultura tradizionale un ruolo fondamentale.
Nonostante il Guatemala sia una delle economie più avanzate del Centroamerica, i suoi indicatori sono inferiori a quelli dei Paesi più poveri della regione, come Honduras e Nicaragua. Il Guatemala è classificato come Paese di reddito medio, e non “povero”, eppure, più della metà della popolazione, vive sotto la soglia della povertà, e 1 di ogni 7 guatemaltechi vive la povertà estrema (fonte Unicef 2007).

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